Suki (2023 edition)

#PRIMAVINCIPOICOMBATTI

[Motto stampato nella felpa dei membri del Kendo Vibo Valentia]

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Il valore di un metodo

“La correttezza e il valore di un metodo si vedono non nelle dimostrazione di straordinarie capacità del maestro, ma nella qualità e nelle capacità dimostrate dagli allievi. E’ necessario che gli allievi progrediscanograzie alla pratica di un metodo trasmissibile. Ma certi maestri, non conoscendo essi stessi un metodo vermante valido, si accontentano di abbagliare gli altri con ciò che solo loro sono capaci di fare. E’ il lievello degli allievi che attesta il valore di un metodo.
Non sono un genio. Di conseguenza, i miei allievi possono ottenere capacità equivalenti alle mie, praticando correttamente il mio metodo.”

[Dott. Yamada a Kenji Tokitsu, Alla ricerca del Ki]

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Sconfitte

“Esistono vittorie inspiegabili, ma non esistono sconfitte inspiegabili.”

[Christina Filippi, Una Nuova Visione]

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Elementi di valutazione

Fudoshin: mente imperturbabile.

Funi: non dualità.

[Sumi sensei racconato da Cipollaro sensei]

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Semplicità

“È curioso a vedere, che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici, e che sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco merito”.


[G. Leopardi]

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Il kendo come stile di vita

Scegliere di praticare il kendo come uno stile di vita invece che come uno sport ti permetterà di goderti (o almeno così potrebbe essere) di praticare kendo per tutta la vita. Il kendo come stile di vita è difficile. Scegliere una via difficile richiede un forte sforzo mentale e fisico, ma ti porterà anche a vivere con più coraggio e bellezza; per diventare più forte e migliorarti superando le difficoltà della vita.

Dovresti essere consapevole che nel tempo, la tua debolezza corporea deve essere sostituita dalla forza dello spirito. Un modo per farlo è trattare il tuo shinai come una vera spada; questo aiuta a migliorare il tuo kamae, rafforza il tuo spirito e ti permette di superare lo shikai (le 4 debolezze del kendo) e mostrare un kendo dritto e inflessibile. Dovresti cercare di non colpire eccessivamente o inutilmente, invece cerca di coltivare l’importanza di ottenere il primo taglio dimostrando contemporaneamente bellezza nella forma e nell’atteggiamento.

Rinunciare a vincere ad ogni costo ti permette di mostrare rispetto al tuo avversario offrendogli il tuo miglior kendo con un carattere sobrio e dignitoso. Questo è e dovrebbe essere il livello più alto di reiho nel kendo. Dovresti avere questo approccio anche negli allenamenti e nei tornei. Dovresti sforzarti di tradurre questo approccio nella tua vita quotidiana, guadagnando valore dalla fiducia e dal rispetto della società.

Dovresti lottare costantemente per migliorare il tuo ruolo di shinpan e sostenere i valori del kendo attraverso le tue prestazioni come arbitro. L’arbitraggio comporta una grande responsabilità nel convalidare le virtù del kendo e trasmetterle alle generazioni future.

Essendo un insegnante o un kendoka di spicco, hai la massima responsabilità di eseguire un kendo giusto, bello e forte come un modo per coltivare le virtù del kendo nei giovani studenti di kendo in modo che maturino in individui retti, educati e forti.

Guardando alle prestazioni di kendo negli ultimi Campionati del Mondo (sia per i kendoka di alto livello che per gli arbitri) sembra che i valori del kendo tendano a essere dimenticati.

[Mihai Dutescu, Tozando]

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Senza avversari

“Esiste un’espressione “Senza avversari al mondo” (Tenka Muteki), che significa il migliore al mondo, ma più che significare semplicemente che non esistono avversari all’altezza può essere interpretata per significare uno stato in cui non ci sono nè l’avversario nè il se.”

[Noma Hisashi, Fondamenti di Kendo]

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Tutte le sere

“Tutte le sere, il daimyo Nabeshima Katsushige era solito bere sakè e fare conversazione fino a quando i fumi del liquore erano scomparsi, poi andava a dormire. Prima di coricarsi, si sistemava la cintura, sguainava la spada dal fodero, contemplava la lama, quindi si addormentava.
Non smise di compiere questo gesto fino alla morte.”

[Hagakure]

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Le relazioni

“Non aver conflitti quando ci si trova con gli amici, dall’inizio alla fine, dipende dal saper vedere i principi di una relazione, e anche questa è un’arte marziale. La mente che osserva i principi dell’associarsi con le persone in un particolare ambiente è ugualmente un’arte marziale.”

[Yagyu Munenori]

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L’incontro

“Ichi – go; ichi – e!”

“Un incontro; un’opportunità!”

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